28.11.07

da vero?...


Kublai domanda a Marco: − Quando ritornerai al Ponente,
ripeterai alla tua gente gli stessi racconti che fai a me? − Io parlo
parlo, − dice Marco, − ma chi m’ascolta ritiene solo le parole che
aspetta. Altra è la descrizione del mondo cui tu presti benigno
orecchio, altra quella che farà il giro dei capannelli di scaricatori e
gondolieri sulle fondamenta di casa mia il giorno del mio ritorno,
altra ancora quella che potrei dettare in tarda età, se venissi fatto
prigioniero da pirati genovesi e messo in ceppi nella stessa cella con
uno scrivano di romanzi d’avventura. Chi comanda al racconto nonè la voce: è l’orecchio.


italo calvino, le cità invisibili

8 comentários:

oxalá disse...

Vero: « chi comanda al racconto nonè la voce: è l’orecchio.»

Beijos

Sophia disse...

Vero!

;) Baci!

Anónimo disse...

Mi piace davvero!

Beijo, bom fim de semana.


PS: O meu projecto começa já para a semana, espero que apareças ;)

musalia disse...

e, afinal, 'quem conta um conto acrescenta um ponto', não é?

beijo grande, samy:)

musalia disse...

ficamos com o que nos agrada, daquilo que ouvimos...
bjs., sophia:)

musalia disse...

diogo, passo algum tempo numa simpática livraria italiana,lendo e, sobretudo, conversando com a dona, uma italiana muito simpática.

o teu projecto? claro! estarei lendo, descansa:)

Fallen Angel disse...

Bem... espero que me perdoes Musalia, mas deixo apenas bacci.

:-)

musalia disse...

quem não perdoa um anjo, ainda por cima, caído? ;) (adoro anjos caídos:)